Alitalia, 70 Anni di Storia tutta Italiana

 

Proprio come l’Italia, la Compagnia Aerea Italiana (Alitalia) tende ad avere un ricordo romantizzato del passato come i poeti neoclassicisti del 1800 o gli scellerati che acclamano che si stava bene in Italia nel periodo del fascio perché “quando c’era lui i treni passavano in orario”.

Bello vedere il cambio di divise degli assistenti di volo negli anni ma il regista si è dimenticato di citare qualche importante avvenimento nel corso della storia della ex compagnia di bandiera. Cerco di porre rimedio:

  • 1996 Prodi cede parte delle quote pubbliche alla borsa
  • 2006 Prodi tenta di privatizzare il resto della compagnia, buone trattative in corso col gruppo Air France – KLM
  • 2008 Air France – KLM si ritirano dalle trattative per via della quasi certa vittoria di Berlusconi alle elezioni che voleva ‘mantenere Italiana la ex compagnia di bandiera’.
  • 2008 Alitalia fallisce, il governo divide l’azienda in ‘good’ e ‘bad’ company. La ‘bad company’ se la tiene lo Stato (debituccio per lo Stato Italiano di 2 miliardi di euro). La ‘good company’ viene venduta a degli investitori Italiani che comprano un’azienda con ottimo personale, una nuova flotta e un marchio con reputazione internazionale non indifferente. – 8000 dipendenti Alitalia in meno, cassa integrazione pagata dallo Stato Italiano.
  • 2009 altri 2400 esuberi e tagli di stipendio del 20%. Mi meraviglia il fatto che una cordata di imprenditori Italiani di successo non riescano a far andare avanti una grande azienda essenziale per collegare un Paese abbastanza esteso geograficamente con una popolazione di 60 milioni abitanti con legami internazionali e intercontinentali non indifferenti (dovuti a generazioni di emigrazione nota come la ‘diaspora Italiana’ che tuttora continua).
  • 2014 Nuovamente lo Stato Italiano interviene per salvare l’azienda con l’acquisto di azioni Alitalia da parte di Poste Italiane (spa a capitale pubblico). Questo permette le condizioni necessarie per concludere la vendita di 49% delle azioni al gruppo Ethiad (nel 2008 molti sostenevano Berlusconi che non voleva un favorevole affare con Francesi e ora firmano un accordo con Emiri). Ulteriori tagli al personale.
  • 2017 Alitalia festeggia 70 anni di attività commerciale con un’ottima campagna marketing ed uno sconto del 25% per tutti i voli prenotati in questo periodo per volare su tratte in Italia entro Giugno. I vertici Alitalia sicuramente sono fortemente influenzati dal movimento indipendentista Sardo quindi questo sconto non viene applicato sui voli ‘nazionali’ da e per la Sardegna.

 

Tutta questa pagliacciata marketing per cercare di velare le grosse difficoltà finanziarie dell’azienda che, secondo una stima Reuters, sta perdendo mezzo milione di Euro al giorno. Nonostante 70 anni di aiuti dato dallo Stato Italiano continuano a non riuscire a decollare.

A questo punto qualcuno si potrebbe chiedere come tutto questo sia possibile, anche io me lo chiedo ma risposte non ne ho. Non voglio fare il ‘Capitan Ovvio’ della situazione ma sicuramente sono state fatte una serie di scelte scellerate nel corso degli anni da diverse persone dell’élite politica politica e del mondo finanziario. Il tutto sembra quasi indicare un intento volere a far fallire questa azienda. Io non voglio credere a queste teorie complottistiche ma ugualmente non mi sento in posizione di dare dell’incapace a onorevoli membri della politica Italiana e imprenditori di successo che hanno fatto carriera meravigliosa grazie al loro ingegno e alle loro capacità gestionali.

 

 

Massimo rispetto e solidarietà per il personale Alitalia, vittime di incertezze continue sul loro futuro lavorativo per via del crudele volere degli dei, che indubbiamente sono i soli responsabili della situazione attuale. Un’azienda Italiana con ottime potenzialità globali punita da anni dal volere degli dei.

 

Fonti date e dati  > Ansa: http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2017/04/24/dalle-privatizzazioni-a-ethiad-leterna-crisi-alitalia_0a7493d5-f81e-4244-9498-657f36a66a23.html

Reuters (video – English): https://www.youtube.com/watch?v=fmxJVRhKO8I

16 Marzo 2011: Lettera degli studenti sui problemi del trasporto pubblico

Nel lontano 2011 quando fui ancora rappresentante d’istituto al Liceo Scientifico di Quartu e rappresentante alla consulta studentesca provinciale mi son fatto in 4 per sottolineare il problema legato ai trasporti per la mia scuola e per tutti gli studenti non aventi patente o motorino. Questa e’ la lettera scritta dopo numerose discussioni in assemblee d’istituto: 

OGGETTO: Servizi di trasporto pubblico: Richieste di adeguamento alle esigenze degli studenti

I sottoscritti, rappresentanti degli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Giuseppe Brotzu” di Quartu S. Elena a seguito a una serie di lamentele portate avanti da studenti del loro istituto vorrebbero segnalare alcuni problemi nel servizio di trasporto pubblico offerto ai pendolari da e per il polo scolastico di Pitz’e Serra e per noi “categoria studenti” in generale. In particolare vorremmo comunicare al Direttore dei Servizi i seguenti disagi:

Collegamenti per Flumini-Litorale:

ll servizio “Liceo” in partenza da Margine Rosso, che segue il percorso via Leonardo da Vinci, Flumini, via dell’autonomia regionale Sarda, località S. Isidoro, località Sa Funtanedda per poi arrivare a scuola parte alle 7:30, un orario assurdo se si pensa che gli alunni dello Scientifico entrano a scuola alle 8:30 e quelli dell’istituto Levi entrano alle 8:15. Il problema riguarda il tempo di percorrenza, poiché l’azienda ha calcolato che il mezzo, per l’esecuzione del tragitto intero impiega ben 35 minuti (dovrebbe arrivare alle 8:05), quando invece impiega mediamente 22/23 minuti, facendo arrivare gli studenti al liceo alle 7:52, ancor prima che arrivino i bidelli ad aprire la scuola. L’ideale sarebbe ricalcolare il tempo di percorrenza e posticipare la partenza del mezzo da Margine Rosso alle 7:42 in modo da aumentare il bacino d’utenza (che allevierebbe il carico dell’1Q) e creare un servizio puntuale (visto che molte volte gli autisti passano in anticipo). Per quanto riguarda gli studenti dello scientifico che risiedono in via Leonardo da Vicni (soprattutto coloro che abitano nella zona di Margine Rosso), risulta essere molto penalizzante l’uso del mezzo pubblico, visto che l’unico pullman passa alle 7:30 (o 7:40 se dovessero essere modificati gli orari): si quadruplica il tempo di viaggio rispetto all’utilizzo del mezzo privato che porterebbe a scuola in meno di 10 minuti (col traffico). Come soluzione, si propone di deviare il percorso di un mezzo del servizio PF (magari anticipando di alcuni minuti la partenza del servizio delle 8:18) per farlo passare per la SS554, svoltare a sinistra a Pitz’e Serra e a sinistra in via Danimarca per poi riprendere il percorso ordinario da via Fiume (effettuando le fermate in percorso). Per quanto riguarda il rientro, sarebbe auspicabile anticipare la partenza del “LICEO” per Flumini di 5 minuti (anziché alle 13:45 alle 13:40) in modo da alleviare il carico all’1Q che è quasi sempre affollato, poiché viene utilizzato sia dagli studenti dello Scientifico, in uscita alle 13:30, sia dagli alunni del Levi in uscita alle 13:15. L’ideale sarebbe anticipare alle 13:40 la partenza del pullman e farli fare il percorso inverso dell’1Q passando per la SS554, proseguendo lungo la via Leonardo da Vinci sino a Flumini per poi seguire via dell’autonomia regionale Sarda e proseguire lungo il percorso dell’1Q.

Collegamenti per Quartu:

Il mattino il servizio “LICEO” in partenza da via Brigata Sassari alle 8:00 risulta essere sovraffollato, soprattutto quando il mezzo arriva in Piazza IV Novembre. Si propone di raddoppiare il numero di mezzi per quell’orario, oppure mettere un pullman snodabile in modo che ci stiano più persone. Per il ritorno, l’1Q delle 13:38 risulta sempre essere affollato quando i servizi appositi che partono alle 13:45 viaggiano sempre mezzo vuoti. Si propone di anticipare la partenza di uno dei due mezzi alle 13:35. In questo modo gli studenti si distribuirebbero meglio su i tre mezzi che collegherebbero il polo scolastico alla città a distanza di 5 minuti l’uno dall’altro. Si propone inoltre di prolungare il tragitto di uno dei mezzi affinché arrivi a Quartucciu (e fare in modo che anche all’andata uno dei mezzi parti da Quartucciu), visto il continuo aumento di studenti pendolari che abitano in quel comune.

Problema del Mercoledì:

Ci sono molti studenti che escono alle 12:30, per la maggior parte di loro non ci sono problemi, per via dei servizi di trasporto ordinario garantiti per collegare il quartiere “Pitz’e Serra” con il resto della città. Il problema rimane per coloro che abitano sul litorale: il mercoledì, abituati a dover camminare dalla scuola a via Fiume, non possono usufruire del servizio PF per via del mercato rionale in via S. Benedetto, che non permette di raggiungere la città di Quartu e li costringe a raddoppiare il tempo di viaggio: Si proporrebbe di far passare la linea PF in via Fratelli Bandiera e via Vico anziché al Poetto, o almeno, di reintrodurre la linea 2Q per la sola mattinata del Mercoledì, cosicché possa coprire almeno il percorso fino a piazza IV Novembre (da cui è possibile prendere altri servizi per raggiungere il resto della città). Questo problema non riguarda solo gli studenti del polo pitz’e serra, ma anche tutte le altre persone che studiano, lavorano o che hanno necessità di arrivare a Quartu dal litorale con il trasporto pubblico.

Inoltre, vorremo chiedere all’azienda se fosse possibile distinguere le due rotte “LICEO” operanti presso la nostra scuola, scrivendo la destinazione e il percorso (come in tutti gli altri servizi operati dal CTM) e magari distinguendo i mezzi con due nomi diversi (“1L” potrebbe essere il servizio per v. Brigata Sassari e “2L” quello per Flumini). Questa richiesta nasce dalla confusione che si crea nel vedere tanti mezzi con la stessa scritta che portano in posti diversi, creando inconvenienti soprattutto a chi non è solito prendere il mezzo.

Collegamenti con il resto dell’Hinterland:

Vista la crescita del numero di persone che risiedono nei comuni di Maracalagonis, Sinnai e Settimo S. Pietro che viaggiano quotidianamente per studio (tra cui molti frequentano il polo scolastico di pitz’e serra ), lavoro o piacere verso Quartu e Cagliari sarebbe opportuno che la CTM potesse coprire anche queste zone che ormai fanno parte del tessuto urbano della “grande Cagliari”. Questo porterebbe notevoli vantaggi sia dal punto di vista economico, dovendo pagare un biglietto unico e non più biglietti per raggiungere un certo punto della città, sia logistico, con una migliore frequenza e regolarità dei mezzi si incoraggerebbe l’utilizzo del mezzo pubblico rendendolo per la prima volta, conveniente. Siamo a conoscenza del fatto che le autorizzazioni per espandere le proprie rotte le deve concedere la Regione Sardegna, ma noi ci auguriamo che con questa petizione si possa smuovere un’iniziativa che porti all’apertura un tanto atteso tavolo di confronto col proposito di risolvere le numerose problematiche sempre più presenti.

 

Il Sabato Notte:

Tantissime sono le tragedie consumate durante il fine settimana, che vedono spesso i giovani e i neopatentati vittime della strada costretti a mettersi alla guida anche quando forse non dovrebbero (al ritorno da una serata spesso il colpo di sonno, la distrazione, il consumo di droghe e/o alcolici causa numerosissime situazioni di pericolo che possono tra

mutarsi in conseguenze molto gravi su se stessi e su gli altri utenti

 della strada). Di recente sono state adottate nuove norme dal ministero dei trasporti per cercare di migliorare la sicurezza delle strade e in particolare introducendo severissimi limiti a chi beve e guida. Tutto questo a

umenta sempre di più la necessità di un servizio di trasporto pubblico notturno. Noi studenti, in particolare, spesso non possiamo spostarci per mancanza di passaggio da parte dei genitori, per le distanze impercorribili a piedi e ciò incoraggia i ragazzini a dover mettersi in strada in condizioni di scarsa sicurezza (in scooter, accettando passag

gi da persone che non sono in condizione di poter guidare). Altri invece scelgono di rimanere buttati in piazzetta dove spesso la noia e la frustrazione spinge all’abuso di droghe e alcolici può portare anche a disordini sociali. Si propone di inaugurare un servizio notturno, almeno per i prefestivi, in modo da collegare tra di loro i punti principali dell’area 

vasta: basterebbe anche con un servizio poco frequente, magari con linee speciali (come quelle utilizzate in occasione delle festività nazionali), ma che almeno possano ess

ere un importante punto di partenza per contrastare le traged

ie del sabato sera che ogni anno aumentano. In questo modo si incoraggerebbe l’uso del trasporto pubblico, si favorirebbero i locali, che in un periodo di crisi potrebbero allargare la loro clientela, e si offrirebbe un ottimo servizio a tutta la cittadinanza.

Noi, come scuola, siamo consapevoli dei problemi legati alla sicurezza stradale ed è per questo motivo che stiamo promuovendo in collaborazione con il comune di Quartu S. E. e la provincia di Cagliari, un progetto di sensibilizzazione alla sicurezza stradale: Con una lettera mandata più di mese fa abbiamo chiesto proprio a voi di prendere parte a questo progetto per portare un cambiamento reale nella mentalità dei nostri coetanei e nelle abitudini radicate negli usi della nostra città. 

Con l’augurio di ottenere un riscontro positivo alle nostre proposte, cogliamo l’occasione per invitare un delegato della CTM a partecipare ad una delle nostre assemblee d’istituto, in modo da potersi confrontare con l’istituto intero su come migliorare il sevizio e poter sentire di persona le varie richieste e osservazioni. Nel caso ciò non fosse possibile sarebbe gradita l’opportunità di avere un colloquio in persona con il direttore dei servizi in modo da poter approfondire e discutere sulle istanze da noi proposte.

 

Quartu S. Elena, lì 16 Marzo 2011

 

Cordiali saluti.

Alex Maxia

A nome dei rappresentanti d’istituto.

 

La lettera fu scritta a Marzo e sino a Giugno 2011 ci siamo adoperati a raccogliere centinaia di firme (autenticate dagli estremi di un valido documento d’identita’). A Giugno (nonostante stessi studiando per la maturita’ in cui dovevo prendere minimo 90 per poter studiare a Manchester), ho presentato in persona le lettera e la raccolta di firme ad Ezio Castangia, direttore dei servizi, Stefania d’Arista, responsabile per le pubbliche relazioni e il responsabile CTM per i ‘servizi alle scuole’.

 

 

 
 

L’Utilità della Continuità Territoriale

Caro Ugo,

A cosa serve la continuità territoriale?

L’idea alla base é bellissima ‘creare un ponte tra l’isola e il resto dello stivale’ ma la realtà é un’altra.

Quando é stata istituita per la prima volta nel lontano secolo 1900, le compagnie aeree predominanti erano poche e avevano il monopolio dei cieli.

Oggi la musica é cambiata, ma non il sistema. É come mettersi a far ‘su ballu tundu’ ad un concerto Reggae, non ha senso.

L’altro giorno ho guardato per voli da Cagliari a Roma ad Agosto. Visto che non ho ancora compiuto i 26 anni di età l’Alitalia mi riserva dei prezzi particolari. Il Cagliari – Roma non gode di questa offerta perché è vincolata dalla continuità (€79 solo andata tasse incluse). Per lo stesso giorno controllo il volo Alitalia Cagliari – Monaco (con scalo a Roma) nella sezione giovani. Prezzo? €51.04 (tasse incluse).

Oltre l’Alitalia che lascia il tempo che trova basti pensare ai voli Ryanair e Easyjet che costano pochissimo in confronto alla continuità pur non essendo sovvenzionati da soldi pubblici. Tra l’altro vien difficile trovare posti a sedere su questi voli quindi il problema sussiste da qualche parte, no?

Cosa potreste fare come regione Sardegna?

Io propongo 2 opzioni:

Opzione 1

1) Abolire la continuità territoriale
2) Acquistare 5 aerei nuovi ed energicamente efficienti.
3) Dare gli aerei in comodato d’uso per 10 anni a compagnie aeree con base in Sardegna e che garantiscono di volare con quegli aeromobili solo dagli scali Sardi.

Opzione 2:

1) Abolire la continuità territoriale.

2) Creare una compagnia di bandiera Sarda. Grazie all’acquisto di azioni Meridiana spa e diventare partner d’affari di Aga Khan (il fondatore della compagnia Sarda e del costa smeralda).

Il 30 Maggio la compagnia si é ritirata dal mercato e l’investitore ha acquistato tutte le azioni rimanenti. Ora cerca un partner d’affari che potrebbe essere anche la regione Sardegna (o l’ARST che è una società per azioni a capitale pubblico). Una volta ottenuto diversi posti nel consiglio d’amministrazione la regione potrebbe far diverse cose:

1) Avere una voce in capitolo su nuove rotte.

2) Operare voli quotidiani da più aeroporti tra cui anche gli scali minori di Arbatax e Oristano per incrementare turismo e commercio nelle zone circostanti.

3) Ridefinire i prezzi per i voli con riduzioni particolari per residenti in Sardegna e giovani sotto i 26 anni di età e studenti universitari (come fa SAS, la compagnia di bandiera Svedese).

4) Trasferire tutti gli uffici e le sedi di addestramento del personale in Sardegna aumentando così il numero di residenti nell’isola che pagherebbero tasse e usufruirebbero delle aziende locali.

5) Acquistare aeromobili: nuovi (per risparmiare sulla manutenzione) e ecologici (per risparmiare sui costi della benzina) per operare voli da/per la Sardegna.

6) Dar lavoro ai cassaintegrati della compagnia e risparmiare soldi pubblici della cassa integrazione.

7) A lungo termine fare dell’aeroporto di Cagliari uno scalo importante in cui passeggeri da tutto il continente Europeo potrebbero attraversare per raggiungere l’Africa e le Americhe creando una serie di voli intercontinentali con sede in Sardegna. Oltre all’aumento dei posti di lavoro nell’azienda e in aeroporto molte persone potrebbero fare scalo e pernottare una notte in un albergo di Cagliari (che dista solo 5 minuti di treno).

Queste 2 opzioni potrebbero essere sviluppate in accordo con la Corsica e creare così una compagnia aerea di bandiera per le 2 isole. Ci potrebbero essere collegamenti diretti tra gli scali sardi e quelli corsi. Questo non solo potrebbe portare ad un aumento di turisti ma sarebbe un’ottima occasione per aumentare il numero di destinazioni Francesi raggiungibili (facendo scalo in Corsica) e per loro di raggiungere l’Italia (facendo scalo in Sardegna anziché andare tramite Lion o Marsiglia).

Ho 21 anni, sono cresciuto a Cagliari e ora studio storia e sociologia all’università di Manchester. Non sono un genio ed é per questo che se un pirla come me riesce a pensare a queste cose mi domando come mai nessun illustre membro del parlamento Sardo non ci abbia mai pensato.

Saluti,

Alex