L’Utilità della Continuità Territoriale

Caro Ugo,

A cosa serve la continuità territoriale?

L’idea alla base é bellissima ‘creare un ponte tra l’isola e il resto dello stivale’ ma la realtà é un’altra.

Quando é stata istituita per la prima volta nel lontano secolo 1900, le compagnie aeree predominanti erano poche e avevano il monopolio dei cieli.

Oggi la musica é cambiata, ma non il sistema. É come mettersi a far ‘su ballu tundu’ ad un concerto Reggae, non ha senso.

L’altro giorno ho guardato per voli da Cagliari a Roma ad Agosto. Visto che non ho ancora compiuto i 26 anni di età l’Alitalia mi riserva dei prezzi particolari. Il Cagliari – Roma non gode di questa offerta perché è vincolata dalla continuità (€79 solo andata tasse incluse). Per lo stesso giorno controllo il volo Alitalia Cagliari – Monaco (con scalo a Roma) nella sezione giovani. Prezzo? €51.04 (tasse incluse).

Oltre l’Alitalia che lascia il tempo che trova basti pensare ai voli Ryanair e Easyjet che costano pochissimo in confronto alla continuità pur non essendo sovvenzionati da soldi pubblici. Tra l’altro vien difficile trovare posti a sedere su questi voli quindi il problema sussiste da qualche parte, no?

Cosa potreste fare come regione Sardegna?

Io propongo 2 opzioni:

Opzione 1

1) Abolire la continuità territoriale
2) Acquistare 5 aerei nuovi ed energicamente efficienti.
3) Dare gli aerei in comodato d’uso per 10 anni a compagnie aeree con base in Sardegna e che garantiscono di volare con quegli aeromobili solo dagli scali Sardi.

Opzione 2:

1) Abolire la continuità territoriale.

2) Creare una compagnia di bandiera Sarda. Grazie all’acquisto di azioni Meridiana spa e diventare partner d’affari di Aga Khan (il fondatore della compagnia Sarda e del costa smeralda).

Il 30 Maggio la compagnia si é ritirata dal mercato e l’investitore ha acquistato tutte le azioni rimanenti. Ora cerca un partner d’affari che potrebbe essere anche la regione Sardegna (o l’ARST che è una società per azioni a capitale pubblico). Una volta ottenuto diversi posti nel consiglio d’amministrazione la regione potrebbe far diverse cose:

1) Avere una voce in capitolo su nuove rotte.

2) Operare voli quotidiani da più aeroporti tra cui anche gli scali minori di Arbatax e Oristano per incrementare turismo e commercio nelle zone circostanti.

3) Ridefinire i prezzi per i voli con riduzioni particolari per residenti in Sardegna e giovani sotto i 26 anni di età e studenti universitari (come fa SAS, la compagnia di bandiera Svedese).

4) Trasferire tutti gli uffici e le sedi di addestramento del personale in Sardegna aumentando così il numero di residenti nell’isola che pagherebbero tasse e usufruirebbero delle aziende locali.

5) Acquistare aeromobili: nuovi (per risparmiare sulla manutenzione) e ecologici (per risparmiare sui costi della benzina) per operare voli da/per la Sardegna.

6) Dar lavoro ai cassaintegrati della compagnia e risparmiare soldi pubblici della cassa integrazione.

7) A lungo termine fare dell’aeroporto di Cagliari uno scalo importante in cui passeggeri da tutto il continente Europeo potrebbero attraversare per raggiungere l’Africa e le Americhe creando una serie di voli intercontinentali con sede in Sardegna. Oltre all’aumento dei posti di lavoro nell’azienda e in aeroporto molte persone potrebbero fare scalo e pernottare una notte in un albergo di Cagliari (che dista solo 5 minuti di treno).

Queste 2 opzioni potrebbero essere sviluppate in accordo con la Corsica e creare così una compagnia aerea di bandiera per le 2 isole. Ci potrebbero essere collegamenti diretti tra gli scali sardi e quelli corsi. Questo non solo potrebbe portare ad un aumento di turisti ma sarebbe un’ottima occasione per aumentare il numero di destinazioni Francesi raggiungibili (facendo scalo in Corsica) e per loro di raggiungere l’Italia (facendo scalo in Sardegna anziché andare tramite Lion o Marsiglia).

Ho 21 anni, sono cresciuto a Cagliari e ora studio storia e sociologia all’università di Manchester. Non sono un genio ed é per questo che se un pirla come me riesce a pensare a queste cose mi domando come mai nessun illustre membro del parlamento Sardo non ci abbia mai pensato.

Saluti,

Alex

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